:: Riflessione: Dipartita di una sorella

Una nostra sorella è stata promossa per il cielo, per ricevere il premio.
Per molti: La morte può essere dolorosa e senza speranza perché non hanno conosciuto il Signore ma, per i credenti è tutt’altro!

La morte della sorella, ci ha fatto riflettere quanto sia importante la morte dei giusti, ossia di quelli che sono stati giustificati dal sangue di Gesù Cristo. Gesù ha detto: "Io sono la resurrezione e la vita: "chi crede in me anche se muoia vivrà e chiunque vive e crede in me non morrà mai" Giov. 11:25. I cristiani, che hanno accettato Gesù Cristo come Salvatore, non solo vivono una vita di comunione
con Lui ma, vivranno tutta l’eternità, nella Sua dimora eterna. I credenti che si addormentano nel Signore, lodano il Suo nome, fino all’ultimo alito di vita, mentre i non credenti, al termine della loro vita terrena, anziché chiedere il perdono dei propri peccati per riconciliarsi con Dio, bestemmiano il Suo nome. Alla Scuola Domenicale, apprendiamo che c’è una netta differenza tra quelli che vivono per il Signore e quelli che Lo rinnegano. Per questi, ci sarà la morte seconda: "lo stagno di fuoco e di zolfo". "Il principio della sapienza è il timore dell'Eterno". La Parola dice: "Se siamo morti con Cristo, crediamo pure che vivremo con Lui" Rom. 6:8. Dopo questa vita terrena si apre davanti a noi la vita eterna. Queste parole ci consolano perché niente e nessuno potrà cambiare la tua condizione nel cospetto di Dio: "se muori con Cristo con
	Lui pure vivrai e sarà per l’eternità". Il cristiano per fede guarda la meta celeste per ricevere il premio della sua fedeltà. Colui che ha creduto nel Signore ha vita eterna. Gesù accoglie ciò che è Suo, perché ha pagato alla croce con il Suo sangue, il prezzo per i suoi figliuoli. L’apostolo Paolo dice: "…Ho desiderio di partire e di essere con Cristo, perché è cosa di gran lunga migliore…" Fl. 1:23.

Gli alunni classe "Adolescenti"