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:: I nostri figli… e il mondo

Il loro rapporto con il mondo è quello che abbiamo tutti noi credenti, giovani e meno giovani, ma su loro, forse, viene esercitata una pressione particolare. Le ragazze adolescenti delle nostre famiglie di credenti ci sembrano particolarmente fragili, se vogliamo vulnerabili, rispetto alle enormi tensioni esercitate nei loro confronti dalle coetanee. Per quanto cerchiamo di proteggerle, le nostre ragazze ascoltano un linguaggio che noi non usiamo, vedono il modo in cui le loro compagne di scuola o le ragazze del vicinato vivono, si trovano in situazioni che noi genitori non possiamo controllare direttamente, compiono decisioni senza consultarci, subiscono pressioni sui sensi che noi genitori non riusciamo neppure ad immaginare… Basti pensare ai modelli, al linguaggio e alla gestualità propinati da uno dei canali televisivi più in voga tra i giovani, MTV, che praticamente detta legge tra gli adolescenti di oggi riguardo ai modelli comportamentali della sottocultura imperante nella nostra società post-moderna.
Basti pensare, poi, all’influenza esercitata su milioni di giovani vite che pendono letteralmente, dalle labbra dei loro idoli che cercano di imitare. Se a questo si aggiunge tutto quello che ruota intorno al sito internet di questa Televisione Musicale con la sua chat, la bacheca dei messaggi, le foto, i club dei fans…
L’imbarbarimento delle nuove generazioni sta straripando anche in mezzo ai giovani delle nostre chiese e lo scenario del domani è quanto mai preoccupante; che fare allora? Chiudere le nostre ragazze in casa e piantonarle con una Bibbia in mano? La soluzione non è molto pratica, eppure la Bibbia funziona: "Come potrà il giovane render pura la sua via? Badando a essa mediante la tua parola. Ti ho cercato con tutto il mio cuore; non lasciare che mi allontani dai tuoi comandamenti. Ho conservato la tua parola nel mio cuore per non peccare contro di te" (Salmo 119:9-11).
I nostri figli... e il mondo 1
Certo, le nostre figlie non vivono in un convento di clausura, vanno a scuola, incontrano diverse amicizie, usano un linguaggio a noi praticamente sconosciuto… ma la Parola di Dio rimane sempre l’antidoto migliore per salvaguardarle dal morbo del conformismo (cfr. Romani 12:2).
La nostra responsabilità come genitori è di gettare questo seme prezioso nel loro cuore e pregare il Signore che possa portare frutto per la salvezza dei nostri figli.

I nostri figli... e il mondo 2
IL RICHIAMO DEL MONDO
Il messaggio ricorrente lanciato dal mondo e: "Fai quello che ti pare". Fin dal giardino dell’Eden la seducente pressione esercitata da Satana è sempre la stessa: persuadere le Eva e gli Adamo di oggi a fare quello che vogliono senza badare troppo alle conseguenze delle proprie scelte (cfr. Giudici 17:6; 21:25). Il serpente, oggi come allora, cerca di convincere che Dio, in fin dei conti, è troppo severo e restrittivo ed il sibilo dell’avversario si sente distintamente dai telefilm che raccontano avventure amorose tra adolescenti brufolosi americani sempre pieni di soldi e bellissimi, da canzoni pop e rock che incitano alla trasgressione, da riviste per ragazzi dove le cose sembrano attraenti e inducono le giovani a pensare a "quello che si perdono".
La filosofia è: "Hai il diritto di decidere da sola ciò che è giusto per te", "chi può dire davvero ciò che è giusto o sbagliato?", "se ti senti di farlo, fallo e basta! Non essere troppo bacchettona con te stessa, non succederà niente di male…".
Satana è un campione a distorcere la verità (Luca 4:1-13). Ma il monito della Scrittura è: "Chi è sciocco venga qua!" E a chi è privo di senno dice: "Le acque rubate sono dolci, il pane mangiato di nascosto è delizioso". Ma egli non sa che là sono i defunti, che i suoi convitati giacciono in fondo al soggiorno dei morti" (Proverbi 9:16-18). Bisogna sempre guardare in fondo alla storia!.
Le adolescenti oggi sono in crisi perchè indotte a pensare come il mondo pensa a loro riguardo e a comportarsi secondo i modelli ingannevoli di una società tele-dipendente: il trionfo della mediocrità!

RAGAZZE IMPACCIATE?
Le ragazze sembrano impacciate rispetto ai maschietti che si dimostrano più "bulli" e sfrontati, si sentono emotivamente più deboli; anche perché sanno bene che così piace ai ragazzi. In effetti, la situazione è all’esatto contrario, ma le ragazze non vogliono essere evitate dai loro coetanei e perciò "stanno al gioco": anche se intelligenti e brillanti, fanno finta di niente e ricoprono il loro ruolo di "ochette starnazzanti" che si pavoneggiano furbescamente. Anche in questo caso la lucidità mentale di ragazze brillanti ed intelligenti si perde a causa dell’influsso malefico di certi giornaletti e della TV spazzatura che crea letteralmente dei "cloni" in fatto di comportamento, linguaggio e moda: bisogna avere il ragazzo (altrimenti non piaci), devo apparire come Britney Spears, Madonna…(con tutto il contorno di capigliature, pearcing e stivaletti cowboy versione femminucce), devo fumare perché lo fanno tutti, devo avere le mie esperienze sessuali prematrimoniali perché altrimenti non posso competere con le esperienze delle mie compagne di scuola… è la pulsione al conformismo che esercita una pressione maggiore di qualsiasi pubblicità televisiva.
Questo induce le nostre figlie ad assomigliare qualcuno che a noi non piace, ogni volta che si compra un vestito è una discussione, o una resa passiva; invece di aiutare in casa (cosa ormai quasi inimmaginabile) le vediamo chiudersi nella propria stanza isolandosi per ore, ascoltando chissà quale programma radio o "chattando" al PC con chissà chi, o guardando la TV.

I NOSTRI ADOLESCENTI
Una famosa psicologa paragona i nostri adolescenti a "giovani alberi che il vento della società piega con la sua furia tempestosa". Il cambiamento psicofisico, l’influenza dell’ambiente, l’incomunicabilità con i genitori… sono tutti elementi che colpiscono la loro giovane vita come un uragano, ma la tempesta poi si calmerà con la crescita e la maturità, ed allora le vedremo riguadagnare la stima di se stesse, la capacità di valutazione obbiettiva… cresceranno, si dice, bisogna pazientare. Ma come? Il saggio Salomone ammoniva suo figlio a non sprecare i suoi primi anni: "Perché tu non abbia a gemere quando verrà la tua fine, quando la tua carne e il tuo corpo saran consumati, e tu non dica: "Come ho fatto a odiare la correzione, come ha potuto il cuor mio
I nostri figli... e il mondo 3
sprezzare la riprensione!" (Proverbi 5:11,12). Insegniamo ai nostri adolescenti che quello che fanno conta rispetto al loro futuro e ne determina il "successo", avvertiamoli che il peccato può lasciare delle cicatrici e dei segni indelebili.
Non aspettiamo che i nostri figli siano perfetti. Come noi anche loro sbagliano, anche la più candida della nostre ragazze si comporta scioccamente e forse anche pericolosamente. Il nostro ruolo è quello d"insegnare loro la via che devono seguire: "Insegna al ragazzo la condotta che deve tenere; anche quando sarà vecchio non se ne allontanerà" (Proverbi 22:6); lasciamo sempre "una porta aperta" al perdono perché: "Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi, e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, Egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità". (1 Giovanni 1:8,9). Senza essere ossessivi, ricordiamo ai nostri giovani di riflettere attentamente considerando le cose alla luce della fine: "Ho voluto riflettere per intendere questo, ma la cosa mi è parsa molto ardua, finché non sono entrato nel santuario di Dio, e non ho considerato la fine di costoro"; "Rallegrati pure, o giovane, durante la tua adolescenza, e gioisca pure il tuo cuore durante i giorni della tua giovinezza; cammina pure nelle vie dove ti conduce il cuore e seguendo gli sguardi dei tuoi occhi; ma sappi che, per tutte queste cose, Dio ti chiamerà in giudizio! Bandisci dal tuo cuore la tristezza e allontana dalla tua carne la sofferenza; poiché la giovinezza e l’aurora sono vanità. Ma ricordati del tuo Creatore nei giorni della tua giovinezza, prima che vengano i cattivi giorni e giungano gli anni dei quali dirai: ’Io non ci ho più alcun piacere’ (Salmo 73:16,17; Ecclesiaste 12:1-3). G.B.

da: Il Consigliere della Scuola Domenicale 02




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