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:: La Bibbia un libro aperto
   (prima parte)

La crescita, lo sviluppo armonioso, il progresso di un credente e di una comunità dipende dalla lettura, dallo studio e dalla meditazione della Parola di Dio: regola di fede e di condotta. Un uso continuato ed una comprensione profonda delle Scritture è letteralmente essenziale per la vita e lo sviluppo dinamico di un singolo e di una comunità di credenti.
Il famoso predicatore D.L. Moody affermò: "Non ho mai incontrato un credente consacrato ed utile all’opera di Dio che non sia stato, allo stesso tempo, un amante della Bibbia. Se un uomo neglige la Scrittura, egli può pregare e chiedere a Dio di usarlo per la Sua opera, ma il Signore non saprà farsene grande uso in quanto non ci sarà ‘materiale’ per lo Spirito Santo sul quale lavorare. Dobbiamo avere la Parola di Dio dimorante in noi abbondantemente per concedere allo Spirito di Dio di farci impugnare la spada a due tagli, più affilata di qualunque altro strumento, e servire il Signore".
Molti credenti non ricevono quel "qualcosa in più" dal Signore, perché non gustano la gioia e non traggono soddisfazione dallo studio della Bibbia. Sono venuti meno nel considerare come studiare la Parola di Dio sia un processo di "alimentazione spirituale" senza il quale non ci si può sviluppare o crescere. Alcuni, purtroppo, la considerano invece "la medicina amara" (sic!) da mandar giù nei momenti di crisi e difficoltà per poi rimetterla nello scaffale non appena ci si riprende e si sta un po’ meglio. Per questo la lettura biblica si riduce alla dose di una piccola porzione quotidiana presa a caso "spaccando" la Bibbia, nella speranza di trovare un versetto consolatorio. In questo caso non si fa altro che ridurre questo benedetto esercizio in una sorta di
superstiziosa, al pari di chi nel mondo legge l’oroscopo per sapere come andrà la giornata.
Per realizzare una costante crescita nella fede ed una consacrazione sempre maggiore nelle vie del Signore bisogna accostarci alla Parola di Dio come ad un Libro aperto, leggerlo ogni giorno, meditarlo, pregare il Signore di vedere le promesse in esso contenute adempiersi nella nostra vita. Per questo consideriamo:

L’IMPORTANZA DI UNA LETTURA SISTEMATICA
Non ci sono criteri particolari per ottenere il "successo spirituale" nella propria esperienza con il Signore, ma senz’altro un fattore fondamentale è quello di leggere la Parola di Dio sistematicamente. Un’opportuna conoscenza della Bibbia e dei libri in essa contenuti, si avrà unicamente a seguito di una lettura ed uno studio sistematico della Scrittura. Porzioni di lettura biblica fatte qua e là possono anche cibare il nostro cuore, ma non possono formarci al pari di una meditazione attenta, di un’analisi sistematica delle verità esposte nella Parola divinamente ispirata, di una partecipazione agli studi biblici della comunità locale… Ma tutto ciò non deve essere fine a sé stesso, Dio ci ha dato la Sua Parola per veder realizzato in noi il Suo piano divino, per compiere la Sua volontà nella nostra vita e attraverso di noi.
Dobbiamo riservare alla Parola di Dio una devozione particolare, uno studio sistematico ma dobbiamo, altresì, vedere questa Parola operare in noi per la gloria di Dio.

L’IMPORTANZA DI COMPRENDERE BENE LA BIBBIA
La Bibbia è stata data all’uomo per fargli capire la volontà di Dio e non per nasconderla. Un’opportuna comprensione della Scrittura si è sempre rivelata come una sfida per la chiesa. Rispondere a questa sfida comporta anche un rischio: quello di fraintendere ciò che Dio vuole dirci. Questa verità viene illustrata dalla Parola di Dio stessa. Per esempio, i Farisei distorsero la Legge, travisandone il senso. La storia del cristianesimo ci parla di accese controversie sorte intorno all’interpretazione di alcune verità bibliche. Il Concilio di Gerusalemme servì a chiarire alcuni punti dottrinali nella chiesa nascente, altri concili si svolsero a seguito di controversie cristologiche, sulla Persona divina dello Spirito Santo e così via. Nomi come Pelagio, Agostino, Lutero, Calvino, Arminio ed altri si
collegano a queste vicende.
Le tradizioni, i dogmi ed ogni altra cosa stabilita dall’uomo nell’ambito della Chiesa deve essere sempre misurata da un esame ampio e profondo con le Sacre Scritture. Tutto deve essere misurato con grande attenzione alla luce della Parola di Dio. A suo tempo Roma accusò i Riformatori di rompere con la tradizione ed abbandonare la guida dello Spirito Santo per la chiesa. I Riformatori rifiutarono quel giudizio, preferirono ubbidire alla Parola di Dio. Si trattava di una questione di priorità. L’autorità suprema non è la chiesa, ma le Sacre Scritture. Ogni insegnamento, tradizione o quant’altro che non può sussistere alla luce della rivelazione di Dio, deve essere messa da parte.
La regola fondamentale è sempre la stessa da secoli per il popolo del Signore: "Alla legge! Alla testimonianza! Se il popolo non parla così non vi sarà per lui alcuna aurora!" (Isaia 8:20).

L’IMPORTANZA DI UNO STUDIO BIBLICO FATTO DISCIPLINATAMENTE
Dobbiamo confessare a noi stessi che lo studio biblico talvolta diventa una vera e propria battaglia spirituale. In certe occasioni non ce la sentiamo di farlo, siamo stanchi, vorremmo svagarci, vedere la televisione…, ma sappiamo che per noi è meglio aprire la Bibbia ed in queste circostanze dobbiamo disciplinatamente imporcelo. Magari il nemico delle anime nostre ci dirà che siamo ipocriti, ci suggerirà che è inutile farlo se siamo costretti; insomma, farà di tutto per scoraggiarci perché lui sa quanto sia importante studiare la Bibbia per renderci conformi alla Persona di Gesù Cristo.
Uno studio biblico fatto disciplinatamente ci pone nelle condizioni di aprirci alla voce dello Spirito Santo che ci guida nel compiere la volontà di Dio per la nostra vita. Per vedere adempiuto tutto ciò in noi, dobbiamo seguire alcuni suggerimenti fondamentali che la Scrittura ci presenta nel libro dei Proverbi: "Figliuol mio, se ricevi le mie parole e serbi con cura i miei comandamenti, prestando orecchio alla sapienza e inclinando il cuore all’intelligenza; sì, se chiami il discernimento e rivolgi la tua voce all’intelligenza, se la cerchi come l’argento e ti dai a scavarla come un tesoro" (Prov. 2:1-4).
Questo ci porrà nelle condizioni di realizzare quanto scritto nel versetto successivo: "Allora intenderai il timor dell’Eterno, e troverai la conoscenza di Dio"(Prov. 2:5).

da: Il Consigliere della Scuola Domenicale 98

 
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